mario monti

Come distruggere la domanda interna…

‘Stiamo distruggendo la domanda interna (in Italia) attraverso il consolidamento fiscale”…

Questa la dichiarazione di Mario Monti alla CNN nel 2012. Distruggere la domanda interna di un Paese significa distruggere la sua economia, diminuire la produzione di beni e servizi, aumentare la disoccupazione, aumentare la poverta’. O forse il dott Monti voleva basare tutto e solo sulle esportazioni (dove, peraltro, ormai si compete tramite l’abbattimento dei salari piuttosto che, per esempio, l’innovazione tecnologica)?

Ma vi rendete conto?

Ma vi pare possibile?

Ma non ci sono gli estremi per un intervento della Magistratura?

Il capo dell’esecutivo di una nazione dichiara apertamente in TV che stanno lavorando ad indebolire l’economia del paese…

Potete ascoltare l’intervista qui, era il maggio 2012 e questa persona era il nostro capo del governo.

Non ho parole…

Sappiamo tutti come Monti sia arrivato al governo del nostro Paese nel 2011, tramite un gioco di squadra perpetrato da BCE (Trichet), Napolitano, Merkel, Commissione Europea, Draghi (allora governatore Banca d’Italia, ma subito dopo alla BCE) ai danni di Berlusconi e dell’Italia.

La famosa letterina, la ricordate? E la minaccia dello spread e della Troika? Tutto creato politicamente a tavolino, al fine di cacciare l’allora capo del governo in carica, Berlusconi, il quale non era intenzionato ad attuare le famose “riforme” strutturali, perche’ sapeva bene che erano dannose per il Paese.

Costretto poi a dimettersi per cedere il posto al salvatore della patria Mario Monti.

Credo che Berlusconi sia stato l’ultimo capo del governo piu’ o meno indipendente da Bruxelles che abbiamo avuto, ancora aveva autonomia decisionale sui temi importanti dell’economia. Dopodiche’ si sono succeduti capi di governo che, volontariamente o meno, non hanno potuto fare altro che seguire gli ordini della commissione europea, o ricatti, chiamateli come preferite.

Ma perche’ siamo costretti, come nazione, ad eseguire gli ordini di qualcun’altro, qualcuno potrebbe chiedersi.

A parte i vincoli imposti dai vari trattati internazionali che abbiamo sottoscritto e che quindi dobbiamo rispettare, c’e’ un’altra ragione fondamentale che, semplificando, provo a spiegare in questo modo:

abbandonando la lira e adottando l’euro, il nostro debito pubblico e’ diventato per noi un debito in valuta estera, un debito in una moneta che non controlliamo, che non possiamo emettere. Come se l’Inghilterra emettesse debito in dollari americani, o la Svizzera in sterline. Chiaro no?

Il nostro debito pubblico e’ diventato cosi’ un debito reale, un debito vero e proprio, mentre prima, con la lira, non lo era.

Non potendo emettere gli euro, la nostra banca centrale ha perso il suo valore, non puo’ piu’ garantire per il nostro debito e, di conseguenza, il nostro debito e’ diventato piu’ rischioso, anche considerando che la BCE non e’ prestatrice di ultima istanza, cioe’ non si fa garante (condizione, questa, anomala rispetto alle altre banche centrali che garantiscono, tutte, i debiti della propria nazione).

Di conseguenza, come nazione, non potendo emettere la nostra moneta, siamo costretti a soggiogare alle regole delle banche in ogni caso, che altrimenti non acquisterebbero i nostri titoli.

Praticamente, ci siamo messi in una situazione catastrofica per la nostra economia, perche’ siamo completamente dipendenti dalle scelte di qualcun’altro che, volendo, ci chiude il rubinetto.

Vi ricordate la minaccia del rating, del declassamento del nostro debito? Che unita a quella dello spread, hanno consentito di imporci determinate scelte di politica economica: o fate le “riforme” che vi diciamo o vi facciamo fallire.

“Riforme” generalmente significa tagli alla spesa pubblica (pensioni, sanita’, istruzione etc) e cessioni di sovranita’. E, anche, svendita dei beni pubblici allo straniero. Bello, no? Pensate che io sia un complottista e stia vaneggiando? Assolutamente no, queste cose le sanno pure i muri.

Tutto cio’ grazie all’euro e l’unione europea.

Non e’ un caso che i politici della prima repubblica non vedevano di buon occhio l’introduzione della moneta unica cosi’ come era stata progettata.

Ma mortadella, quell’essere li, dove lo vogliamo mettere? Dante Alighieri dove lo posizionerebbe?

C’e’ un girone per i traditori della patria?

“Lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in piu'”!

Queste persone continuano a girare a piede libero…

Siamo arrivati addirittura ad inserire il pareggio di bilancio in Costituzione (dietro “suggerimento” della commissione e della BCE). Chi capisce un po’ di Economia, quella vera, non quella che vi raccontano in TV o sui giornali, sa bene che cio’ significa condannare un paese alla decrescita economica, all’impoverimento e alla diminuzione della ricchezza totale.

Tra l’altro, lo spread non scese con l’arrivo di Monti, che avrebbe dovuto salvare il paese. Lo spread smise di essere un problema solo quando Draghi pronuncio’ il solenne “whatever it takes”: la BCE si faceva garante del debito pubblico italiano (per salvare l’euro, a mio parere).

La cosa che piu’ mi irrita e’ che questi personaggi, tipo Monti, vengono poi dipinti dal mainstream (giornali, televisioni etc) come i salvatori della patria, per fortuna che e’ arrivato lui. E tutti ci credono, la stragrande maggioranza della popolazione e’ convinta che queste persone lavorino per il bene del Paese.

Non e’ cosi’, e’ vero il contrario, considerate le riforme lacrime e sangue che hanno attuato e l’analisi dei fondamentali economici.

Ma quello che ha fatto la Troika in Grecia l’abbiamo dimenticato? Andate a vedervi il grafico della richezza pro-capite prima e dopo la cura della Troika. Qualcuno lo defini’ il “maggior successo dell’euro”, se non ricordo male.

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